Cosa mangiamo veramente in Italia? Siamo davvero il paese dei carboidrati? È vero che gli italiani sono ossessionati dalla cucina italiana? Questo e altro nell’articolo di questa settimana!
Si sa, chi dice Italia dice pizza. E pasta, e risotto, e tiramisù, e chi più ne ha più ne metta! Tuttavia, ci sono tantissimi stereotipi sulle abitudini alimentari degli italiani.
Senza volerlo, siamo proprio noi italiani ad alimentare questi cliché. Lo ammetto: se una persona straniera mi chiedesse: “Cosa si mangia in Italia?“, io stessa parlerei della pasta e della pizza. Se da una parte è normale fare riferimento alle tradizioni e alle usanze del proprio paese, dall’altra parte è importante evitare troppe generalizzazioni. In fin dei conti, non tutte le persone italiane sono fan della pasta o mangiano la pizza il sabato sera.
Oggi quindi voglio smontare tre falsi miti su come si mangia in Italia. Per questo, descriverò prima la narrazione comune (la teoria) e poi come funzionano veramente le cose (la pratica). Alla fine di ogni sezione, troverete alcune frasi utili ad arricchire il vostro vocabolario. Pronti, partenza, via!
Il menù in teoria…
Partiamo dal menù dei ristoranti. Osservandolo, infatti, possiamo dividere gli alimenti di un pasto italiano in portate, sulla base dell’ordine in cui un piatto viene servito. Se andiamo al ristorante e decidiamo di consumare un pasto completo, i piatti ci verranno serviti nel seguente ordine:
- Antipasti: sono piccoli piatti che aprono il pasto. Di solito, il menù offre la possibilità di ordinare un solo antipasto o in alternativa un piatto misto con porzioni ridotte (più piccole) di diversi antipasti. Alcuni esempi: olive, bruschette, involtini di melanzane, prosciutto e formaggio, ma anche patatine fritte.
- Primi: la pasta o il riso (o meglio, il risotto!). I primi sono serviti dopo gli antipasti, e includono le minestre 🍲. Alcuni esempi: spaghetti al pomodoro, risotto alla milanese, fettuccine ai funghi porcini.
- Secondi: si dividono in secondi di carne o secondi di pesce. Alcuni esempi: cotoletta di vitello, pollo allo spiedo, grigliata di pesce, trancio di salmone.
- Contorni: sono dei piccoli piatti di accompagnamento, e per questo di solito sono serviti insieme al secondo. Se decidiamo di non consumare il secondo, il contorno è servito dopo il primo. Alcuni esempi: patate al forno, insalata mista, verdure grigliate.
- Dolci/dessert e frutta: sono serviti a fine pasto. Alcuni esempi: tiramisù, panna cotta, cannolo siciliano, frutta di stagione.
Nel menù troveremo ovviamente anche le bevande, come acqua, cola, vino, caffè. Molti italiani infatti consumano il caffè dopo il pasto. Ricordate però che, in Italia, quando ordiniamo “un caffè“, ci verrà servito automaticamente un espresso. Se preferiamo un caffè diverso (un caffè lungo, americano, d’orzo), dovremo specificarlo.
E in pratica…
Quando gli italiani mangiano fuori, raramente optano per un pasto completo. Data la quantità di portate (almeno cinque!), sarebbe molto pesante e costoso! Piuttosto, di solito ordiniamo un antipasto e un primo o un antipasto e un secondo.
Un pasto completo si consuma solo nelle grandi occasioni: a Natale, Pasqua, per un matrimonio o una laurea🎓. In questi casi, è possibile anche che ci siano due primi e due secondi… BUON APPETITO E BUONA FORTUNA! 😅
E il caffè? Effettivamente ci piace molto, serve a “sciacquare la bocca” (= pulire la bocca eliminando il sapore del cibo mangiato) ma è molto più comune berlo dopo pranzo piuttosto che dopo cena, dato che provoca insonnia.
Uno spazio a sé meritano le persone italiane (sempre di più!) che non consumano alcuni alimenti. I celiaci ad esempio non consumano cibi che contengono glutine (come la pasta e il pane), i vegetariani non consumano carne e pesce, e i vegani non consumano prodotti di origine animale (come le uova o il miele🍯). I ristoranti italiani, anche se molto lentamente, hanno iniziato ad adattare i loro menù anche a questi clienti.
Vocabolario utile
- Al ristorante, quando ordiniamo, il cameriere chiede: “Che cosa desidera?“, oppure “Per lei?“. Possiamo rispondere usando le espressioni “Per me“, “Io prendo“, “Vorrei” o dicendo il nome del nostro piatto.
Ad esempio, “Per me una cotoletta“, “Io prendo una cotoletta“, “Vorrei una cotoletta“, “Una cotoletta“; - Se avete già mangiato molto, ma volete proprio provare qualcos’altro, potete chiedere alla persona che mangia di dividere un piatto con voi.
Ad esempio, “Ti va di dividere un piatto di patatine?“, “Dividiamo una fetta di torta?“; - In Italia, quando volete pagare, dovete chiedere il conto. Farlo è semplicissimo: basta chiamare il cameriere e chiedere “Il conto, per favore!“. Ma c’è una possibilità ancora più facile: attirate l’attenzione del cameriere con la mano e, quando vi ha notati, fate finta di scrivere qualcosa nell’aria, come se aveste una penna in mano 📝. Capirà subito che volete pagare.
I pasti in teoria…
Osserviamo da vicino i pasti delle persone italiane. Quante volte mangiano? Che cosa mangiano?
Colazione: la mattina, le persone italiane fanno una colazione dolce, di fretta, in piedi e al bar. Mangiano un cornetto 🥐 e bevono un caffè.
Pranzo: il pranzo è il pasto principale, e si consuma tra le 12:00 e le 14:00. Di solito include un primo. Gli italiani bevono sempre un bicchiere di vino rosso 🍷 a tavola. Dopo pranzo, bevono anche il caffè.
Cena: la cena degli italiani di solito prevede un secondo di carne o di pesce e un contorno. Si consuma tra le 19:30 e le 21:30.
E in pratica…
Secondo l‘ISTAT (l’Istituto nazionale di statistica) la maggior parte degli italiani tiene molto alla colazione, e consuma non solo caffè e cornetto, ma anche latte, pane o biscotti. Chi riesce a fare colazione a casa di solito consuma una tazza di latte e caffè con cereali o con qualche biscotto. Di sicuro, però, la colazione degli italiani è tendenzialmente dolce: non abbiamo l’abitudine di consumare una colazione salata.
Il pranzo è effettivamente il pasto principale. Nelle famiglie più tradizionali, di solito si mangia un piatto di pasta, un contorno (insalata, verdure) e la frutta. Ma non immaginate piatti elaborati: di solito prepariamo delle paste semplici come la pasta al sugo o la pasta al pesto. I sughi a base di carne o di pesce sono più comuni il weekend, quando c’è più tempo per cucinare.
E il vino? Gli italiani dicono che un bicchiere di vino a pranzo faccia bene al cuore ♥️. In realtà però, nessuno beve un intero bicchiere di vino. Si riempie poco meno di mezzo bicchiere. Un bicchiere intero è considerato esagerato e poco sano.
La cena è il pasto della sera, durante cui mangiamo la carne o il pesce. Non è sempre così però: tantissimi lavoratori e tantissime lavoratrici non hanno il tempo di mangiare bene a pranzo, e così decidono di concedersi qualcosa di più sostanzioso a cena, magari un bel piatto di pasta!
Ma esistono anche altri pasti meno conosciuti. C’è la merenda ad esempio, consumata soprattutto dai bambini a metà pomeriggio. Il cibo consumato dai bambini dipende soprattutto dalle abitudini familiari. Alcuni genitori preferiscono preparare per i propri figli un panino con prosciutto o qualche fetta di pane e Nutella o pane e marmellata. Altri genitori invece acquistano le cosiddette “merendine“, ossia dolcetti, torte o snack confezionati che si trovano in qualsiasi supermercato.
E poi c’è l’immancabile spuntino di mezzanotte (confesso, è il mio preferito), che gli italiani più golosi fanno prima di andare a dormire. Anche in questo caso, dipende da gusti, abitudini e, soprattutto, dalla fame! A me a volte capita di mangiare latte e cereali, yogurt, frutta, ma anche formaggio e prosciutto. Un paio di volte mi è capitato persino di cucinare un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino!
Vocabolario utile
- Ecco i verbi per ogni pasto. In ordine avremo:
Fare colazione
Pranzare
Fare merenda o fare uno spuntino
Cenare
Fare lo spuntino di mezzanotte
ATTENZIONE: non si dice “fare pranzo” o “fare cena”, così come non esistono i verbi “colazionare” o “merendare”. Se vogliamo chiedere a qualcuno cosa ha mangiato a un dato pasto, diciamo: “Cosa hai mangiato a colazione/a pranzo/a cena?“; - Quando i bambini e le bambine tornano dalla scuola, chiedono sempre: “Che c’è oggi a pranzo?” (= “Cosa mangiamo?”). D’altra parte i genitori chiedono sempre: “Che cosa vuoi mangiare domani?“;
- Prima di pranzo e di cena gli italiani si augurano sempre “buon appetito“. È anche possibile dire “buon pranzo” o “buona cena“.
Solo cucina italiana in teoria…
Gli italiani sono famosi nel mondo per il loro rigore quando si tratta di preparare una ricetta italiana. Soprattutto sui social network, molti criticano la preparazione di ricette che in teoria non rispetterebbero la tradizione culinaria italiana. Questo ha risvolti davvero tragicomici che fanno apparire gli italiani come un popolo decisamente chiuso alle sperimentazioni in cucina.
Il mio consiglio è di fare come meglio credete: nessuno deve vivere nel terrore di non saper cucinare un piatto di pasta. Se non vi piace la pasta al dente, cuocetela quanto desiderate. Se adorate la pizza con l’ananas mangiatela pure. Il mondo è bello perché è vario.
Tuttavia, se avete a cena ospiti italiani, è meglio evitare la cucina italiana – a meno che non sappiate cucinarla davvero bene – perché rischiereste di mettere il vostro ospite a disagio. Nessun italiano ben educato vi dirà mai: “Che orrore! Questa pasta è immangiabile!”, ma potrebbe non gradire un piatto preparato in maniera diversa da quella a cui è abituato. Forse è meglio proporre un piatto tipico del vostro paese.
E in pratica…
Gli italiani adorano il sushi e fanno spesso l’all you can eat. È un modo molto conveniente di mangiare del cibo che avrebbe altrimenti un costo molto proibitivo. L’all you can eat consiste nel pagare una quota fissa (dai 25 ai 35 euro circa) e nel poter consumare tutti i piatti di sushi che si riescono a mangiare. I cosiddetti “ristoranti giapponesi”, in buona parte, sono gestiti da persone cinesi che propongono nel menù anche piatti della propria tradizione. E noi italiani non perdiamo l’occasione per provare anche la cucina cinese!
Noi italiani siamo anche fan del kebab, che viene servito o con del pane arabo o su un piatto, accompagnato da insalata mista e salse di vario tipo. È un piatto economico che amiamo mangiare nelle serate più informali. Insieme al kebab possiamo anche mangiare le falafel, il brick tunisino o l’hummus.
Negli ultimi anni, in Italia, si sono inoltre diffuse le burgerie, ossia ristoranti dov’è possibile mangiare hamburger di buona qualità alternativi a quelli venduti nei fast food. Gli ingredienti usati sono perlopiù locali.
Infine non mancano i ristorantini bengalesi o indiani, dove per pochi euro è possibile mangiare deliziosi samosa, biryani, e pakora.
Ovviamente tutto dipende da quali comunità di origine straniera si trovano nella nostra città. A Palermo, ad esempio, la mia città, è possibile trovare anche ristoranti marocchini e senegalesi. A Milano invece non mancano ristoranti egiziani o vietnamiti.
Vocabolario utile
- “Stasera giappo?” è un modo colloquiale per dire “Stasera andiamo a mangiare sushi? “Giappo” è l’abbreviazione di “giapponese”;
- Noi italiani saremo felici di mostrarti come preparare una ricetta italiana (incluso il caffè). Ti basterà chiederci: “Mi insegni a fare il ragù/la carbonara/il tiramisù?“.
Vi è piaciuto questo articolo? Cosa avete imparato? Quali sono le abitudini alimentari del vostro paese? Scrivetemi nei commenti! 👇
Mi e` piaciuto moltissimo. Infatti, l’ho inoltrato a mia cugina che sta imparando italiano per incoraggiarla a sottoscrivere al vostro sito.
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Grazie mille nola1948! ❤
Se tua cugina desidera anche svolgere delle lezioni online, può anche contattarmi tramite la pagina dei contatti qui sotto!
https://imparalitalianocongiulia.com/contacts/
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