In questo articolo scopriremo due semplici tecniche per evitare di far morire la conversazione con un parlante italiano. Continuate a leggere!
Cucù! Vi è mai successo? State facendo conversazione con qualcuno e all’improvviso la conversazione crolla in un imbarazzante, imbarazzantissimo silenzio. Vi chiedo: come mai è arrivato questo silenzio imbarazzante? Probabilmente ci sono due ragioni.
La prima è che siete troppo timidi, troppo imbarazzati per chiedere a qualcuno informazioni sul nuovo vocabolario che incontrate. Ogni giorno, quando parliamo una lingua straniera, incontriamo nuove espressioni colloquiali, parole vecchie che non si usano frequentemente.
A volte capita che un mio amico o un membro della mia famiglia utilizzi una parola che io non conosco. Anche a me capita di non avere idea di cosa significhi una parola: magari si tratta di una parola che non è usata nella mia città, o in Sicilia, magari si tratta di una parola tecnica, che appartiene a un linguaggio settoriale di cui io non sono esperta.
D’altro canto, quando parlate con degli italiani madrelingua, potrà capitare che questi usino con voi un’espressione gergale, colloquiale, o regionale che non conoscete. Per esempio, se qualcuno dice «Devo andare al cesso», potreste chiedervi che cosa significa la parola «cesso».
Quindi, piuttosto che interrompere la conversazione, dovete semplicemente rendervi conto di aver appena incontrato nuovo vocabolario. Succede spesso quando si fa conversazione: due persone parlano, ma a un certo punto una delle due persone smette di parlare, semplicemente perché non vuole fare cattiva figura e fare all’altra persona due domande molto semplici:
Che vuol dire ___________ ?
Che cosa significa ___________ ?
Se io parlo con voi, e un certo punto interrompo la conversazione dicendo «Devo andare al cesso, torno subito», invece di smettere di parlare, vi basta semplicemente chiedere: «Giulia, che vuol dire andare al cesso?» o «Giulia, che significa andare al cesso?». Né io, né nessun altro italiano avremo problemi a dirvi che «Devo andare al cesso» significa semplicemente «Devo andare in bagno».
Potete usare queste due domande con una singola parola, ma anche con un’intera espressione, proprio come «andare al cesso», che è un’espressione colloquiale che si usa solo in contesti molto informali.
Queste due espressioni (Che vuol dire ___________ ? / Che cosa significa ___________ ?) sono esattamente equivalenti.
Un’altra cosa che molti studenti fanno è ripetere la parola che non hanno capito. Mettiamo che io vi stia raccontato di un mio bellissimo viaggio in Grecia, nell’isola di Santorini. A un certo punto vi dico che nell’isola ho visto tantissimi «asini». Non c’è nessun bisogno di ripetere dopo di me la parola «asini». Vi basterà semplicemente chiedermi «Che vuol dire “asini” ?» / «Che cosa significa “asini”?». State certi che qualsiasi italiano capirà che non avete capito la parola e vi spiegherà il suo significato volentieri.
La maggior parte delle persone è felice di aiutarvi, di insegnarvi nuovo vocabolario, nuove espressioni colloquiali. Di conseguenza, invece di chiudervi e di scappare, dovete semplicemente chiedere il significato della parola che non capite.
Un’altra cosa che succede spesso è non conoscere o non ricordare la parola che vogliamo usare in un dato momento della conversazione. A me succede tantissime volte in italiano… È normale che succeda anche a voi che non siete parlanti madrelingua.
Allora, immaginiamo che stiate parlando con un italiano. Avete bisogno di una parola in particolare per andare avanti con la conversazione. Conoscete quella parola in italiano, l’avete già sentita, ma non la ricordate. Oppure, non la conoscete affatto. Quella parola è lì nella vostra mente, nella vostra lingua madre ma non conoscete l’esatta traduzione in lingua italiana. Adesso arriva il bello: infatti dovete praticamente giocare con la persona che si trova davanti a voi e farle indovinare la parola che vi serve.
Iniziate chiedendo alla persona davanti a voi:
Come si dice ___________ ?
Come si chiama ___________?
Dopo di che prendete tutto il vocabolario che conoscete (nomi, verbi, aggettivi, ecc.) e continuate la frase descrivendo la parola che state cercando. Ad esempio, potete dire: «Giulia, come si chiama quel cibo che mangi al cinema… è bianco, piccolo, salato…». A un certo punto io indovinerà sicuramente «Pop-corn!». Anche in questo caso, queste due espressioni (Come si dice ___________ ? / Come si chiama ___________?) sono esattamente equivalenti.
Facciamo un altro esempio. Potete chiedermi: «Giulia, come si dice quell’animale che sembra un cavallo… è più piccolo, ha le orecchie lunghe. Nel film Shrek c’è questo animale…». Io vi dirò: «Asino! Ma in Shrek si chiama Ciuchino, che è un altro modo per dire asino». In un secondo avete imparato non una ma ben due nuove parole!
Alcuni studenti tendono a chiedere «Come si dice ______ in italiano?» usando la parola nella loro lingua madre. Questa tecnica non è utilissima, per due motivi:
- Non è detto che la persona italiana che parla con voi conosca la vostra lingua;
- State continuando a parlare la vostra lingua piuttosto che esercitare la lingua italiana.
Dunque, la prossima volta che fate conversazione con qualcuno, se non capite qualcosa, niente panico. Ricordate che potete chiedere il significato delle parole che non conoscete, e che potete anche giocare con il vostro interlocutore e chiedergli di indovinare una parola che non ricordate o che non conoscete.
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